 |
Difficile raccontare in breve sintesi le vicende di un monumento che
può vantare secoli di
longobarda storia.
Una prima trasformazione della basilica di San Simpliciano
sarebbe avvenuta in epoca longobarda;
la grande aula sarebbe stata divisa
in tre navate, con una serie di pilastri più fitta di quella che
si osserva oggi.
La prova di questa prima radicale modifica architettonica
l'avremmo nei tegoloni scoperti sul
tetto con impresso il sigillo del re Agilulfo e del figlio Adaloaldo succedutogli nel 616.
|
 |