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Più importante e anche più facile da provare è invece
la trasformazione romanica, cominciata forse già subito dopo il
Mille e sicuramente intensificatasi a seguito della battaglia di Legnano,
che registrò la
vittoria dei Comuni lombardi contro Federico Barbarossa nel 1176.
Quel
successo fu attribuito alla intercessione dei martiri Sisinio, Martirio
ed Alessandro, che si festeggiavano nella liturgia ambrosiana il 29 maggio
e le cui reliquie si venerano ancor oggi in S.Simpliciano.
Dopo di allora
la nostra basilica fu detta anche basilica del Carroccio, il caratteristico
carro di battaglia rimasto per tanto tempo simbolo dei Milanesi.
Della
trasformazione romanica avvenuta in diverse fasi le prove incontrovertibili
sono la maestosa facciata con il bellissimo portale di ingresso; l'interno
dipartito in tre navate di differente ampiezza, con grandi pilastrature
sormontate da archi cordoli e vele che sostituirono quelle longobarde;
il tiburio ottagonale che sovrasta la sesta campata e che all'esterno
presenta bellissime colonnine bianche con capitello sullo sfondo di una
compatta muratura cieca; l'attuale abside che ne sostituÏ una
più ampia di cui rimangono vistose tracce
all'esterno;
il poderoso campanile a pianta quadrata che poggia su solide pietre tombali
visibili nel transetto, campanile che nel 1552 dovette essere abbassato
di circa 25 metri per disposizione di Ferrante Gonzaga perché non
si guardasse nel Castello.
Questa estesa trasformazione romanica è quella
che ha contraddistinto per secoli l'aspetto esterno e interno della
basilica, caratterizzandola al punto da farla ritenere per molto tempo
monumento di origine medioevale e non paleocristiana, come gli studi e
i restauri recenti hanno evidenziato e confermato.
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